Programma Integrato "Pignataro" in Mattinata (FG), 2012

La struttura dell’intervento si compone di tutti quegli elementi che caratterizzano un quartiere tradizionale, ma allo stesso tempo moderno:

-         un’unica unità di vicinato, con netta distinzione tra la viabilità di quartiere, la viabilità di servizio alle residenze e i percorsi ciclabili e pedonali.

-         una rete viaria ridotta all’essenziale ed efficiente;

-         un edificio, vera e propria Porta del quartiere, da destinare a funzione pubblica, lo connette formalmente all’abitato esistente;

-         un Centro (la Piazza), facente parte di una sistema più articolato di spazi a verde, destinati esclusivamente alla percorrenza pedonale;

-         la presenza di Nodi urbanistici che relazionano l’insediamento alle preesistenze territoriali di interesse culturale e paesaggistico, così da favorirne la fruizione e la salvaguardia;

Ecostenibilità dell’intervento

Il progetto nasce con l’intento di realizzare un complesso residenziale ad alta efficienza energetica, a basso impatto ambientale e a zero emissioni di CO2.

L’obiettivo è realizzare abitazioni ecologiche a basso costo, a misura di desiderio e a basso impatto; tre i presupposti: il primo di carattere economico, il secondo di carattere sociale e il terzo di tipo energetico; la potenziale flessibilità del sistema abitativo proposto permette inoltre differenti modalità di vivere, pur utilizzando ogni strategia passiva e attiva per rendere l’edificio una macchina bioclimatica.

Le scelte progettuali prevedono l’integrazione tra definizione dell’orientamento ottimale, forma, caratteristiche dell’involucro, strategie passive ed attive.

Sono previsti un certo numero di blocchi edilizi dove lo spazio di pertinenza privato è ricavato fuori dalla sagoma dell’edificio, consentendo la schermatura necessaria ai raggi solari sul lato sud dell’insediamento; un sistema abitativo a zero emissioni di CO2, grazie all’impiantistica fotovoltaica integrata architettonicamente, all’utilizzo di superfici captanti energia solare per i mesi invernali, circolazione interna dell’aria per quelli estivi, e a tutte le strategie passive adottabili per rendere l’edificio una macchina bioclimatica (tra cui un innovativo calcestruzzo a bassa conducibilità termica).

Il fotovoltaico perfettamente integrato in copertura, garantisce la copertura dei consumi energetici totali dell’edificio e alimenta l’impianto a pompa di calore geotermica. Particolare attenzione è riservata alla gestione della risorsa acqua; è previsto il recupero della acque piovane e in alcuni casi l’impianto di fitodepurazione.

La ricerca di soluzioni strutturali innovative, in alcuni casi prefabbricate, ottimizzerà  il costo di costruzione, il tempo di realizzazione e il livello di sicurezza in cantiere.

Le aree e le attrezzature pubbliche

Nella fascia a ridosso del centro abitato è prevista la localizzazione di un attrezzatura pubblica a guisa di porta del quartiere, e una piazza a più nuclei, con realizzazione di vialetti, panchine, arredi urbani e quant’altro necessario per garantire la qualificazione dell’ ambito e dell’ingresso all’unità di vicinato.

All’interno della fascia a verde perimetrale è prevista la  localizzazione di un’area per il tempo libero e lo sport, con un campo di calcio regolamentare; tutta la zona a verde pubblico sarà munita di impianto di irrigazione automatica e illuminazione.

Le aree e le attrezzature private di uso pubblico

Al piano terra di un blocco residenziale è previsto un asilo nido, inteso come superficie strettamente connessa alle residenze e con vincolo di destinazione ad uso pubblico, aperto sugli spazi verdi fronteggianti senza soluzione di continuità i blocchi residenziali. Altri blocchi sono invece dotati di locali, anch’essi a stretto  servizio delle residenze, destinati ad attività commerciali, a studi professionali ed uffici, oltre che ad attività collettive. ubicate prevalentemente nella spina centrale.

Superficie territoriale: mq. 150.106

Cubatura totale:  mc. 127.590

Con l'arch. G. Buccarella e l'arch. A. D'Ardes

 

 

Programma di iniziativa pubblica per L'Emergenza Abitativa in Foggia, 2009

Il Programma proposto intende coniugare la richiesta di social housing per fronteggiare l’emergenza abitativa con interventi di ridisegno urbano e di innalzamento della qualità abitativa delle periferie, là dove la città si misura, in termini fisici e paesaggistici con i territori aperti, in una osmosi controllata di elementi costitutivi di entrambe le realtà.

L’intervento architettonico proposto è articolato secondo un continuum edificato abbastanza uniforme che costituisce il termine naturale della città, a guisa di mura abitate, a ridosso delle quali gli antichi orti urbani diventano spazio a verde pubblico direttamente fruibile dalle unità abitative e in continuità con il paesaggio agrario confinante.

In tale zona di confine irrompe, quale memoria delle piste alberate che si snodavano lungo i tratturi, il segno a scala territoriale della sequenza alberata del percorso di collegamento al vicino tratturo.

Sup. Terr. Ha 3.02.07; Cub. max. mc. 45.310

Con l’arch. G. Buccarella, l’arch. L. Rutica e l’ing. G. Torraco

Isfahan (Iran), 1977-1979

In qualità di progettista ha fatto parte di un gruppo composto di architetti  di nazionalità  diverse con la supervisione  del  Prof. Arch. Ludovico Quaroni impegnati nel Master Plan del Centro Storico di Isfahan (Iran) sotto gli auspici del Ministero della Cultura Iraniano.

Tale Piano prevedeva la stesura delle prescrizioni architettoniche da seguire nella progettazione sia del recupero delle parti esistenti,  che dei nuovi interventi previsti nelle aree interstiziali e in quelle liberate dall’abbattimento dei manufatti ritenuti incongruenti con il tessuto storico.

A tal fine sono stati redatti progetti di massima di nuovi giardini, padiglioni, residenze ed edifici per uffici.